Perché il MOH israeliano (ministero della salute) sconsiglia l’attività fisica intensa post-vaccinazione?
Un recente studio sulle miocarditi, manifestate post-vaccinazione, ha spinto il MOH ha emettere questa raccomandazione
Agli individui vaccinati con il vaccino Pfizer, “potrebbe” essere chiesto di evitare un esercizio faticoso e altre attività fisiche per una settimana, dopo aver ricevuto ciascuna dose a causa di casi di miocardite rilevati fra le persone vaccinate.
Il Jerusalem post riporta le dichiarazioni di alcuni funzionari sanitari della Divisione di Epidemiologia del Ministero della Salute raccomandano che gli individui […]"evitino attività faticose per una settimana dopo la loro seconda dose di vaccini mRNA Covid-19” […]
Alla luce di ciò i funzionari del MOH dichiarano:
[…] "Raccomandiamo a tutti, in particolare agli adolescenti e ai giovani di età inferiore ai 30 anni, di evitare attività faticose, come l'esercizio fisico intenso, per una settimana dopo la prima e la seconda dose, […]
Per esercizio ad alta intensità si intende: allenamento a circuito, allenamento con programmazione con i pesi, sprint e nuoto su medio e lunghe distanze.
I funzionari inoltre affermano che:
[…] per gli atleti preoccupati di perdere il loro condizionamento fisico, potrebbero considerare di "declassare il loro livello di esercizio" a una bassa intensità […]
E’ come dire a CR7 niente più specifiche sedute di allenamento come: edt, emom, stripping, rest pause ... (che gli appassionati conosceranno) e più pedalate green “assistite” fra le vie cittadine per una settimana. Ci siamo capiti
Il recente studio sulle miocarditi in Israele
La raccomandazione indicata arriva sulla scia del seguente recente studio, a cui rimandiamo per i dettagli specifici (fonte)
Dove si cita:
[…] su 283 casi di miocardite analizzati, 142 si sono verificati dopo aver ricevuto il vaccino BNT162b2; di questi casi, 136 diagnosi erano definitive o probabili. La presentazione clinica è stata giudicata lieve in 129 riceventi (95%); un caso fulminante è stato fatale[..]
[…] L'incidenza della miocardite, sebbene bassa, è aumentata dopo la somministrazione del vaccino BNT162b2, in particolare dopo la seconda dose tra i giovani riceventi di sesso maschile [...]
Gli eventi avversi post vaccino in Israele
Abbiamo fatto una ricerca e in Israele non è presente un database di immediata consultazione per gli ADE simili a quelli che abbiamo imparato a conoscere e utilizzare (come quello europeo, americano e inglese), ma le nostre fonti israeliane ci indicano delle analisi compiute dal “Comitato del popolo israeliano”.
Questo è un gruppo formato da cittadini israeliani, il cui obiettivo è incoraggiare le persone a condividere e raccontare la loro esperienza in merito a violazioni dei diritti civili, eventuali danni o discriminazioni derivanti dalla crisi attuale del Covid-19, violazioni dell'etica e sospetti governativi e istituzionali criminalità.
Il gruppo apolitico e indipendente è composto da medici, avvocati, criminologi, epidemiologi e ricercatori accademici, si professa determinato a svolgere indagini e report a beneficio del pubblico.
Gli stessi dichiarano nella loro homepage - www.the-people-committee.com/english
[…] I sistemi avanzati integrati del nostro paese, che sono stati progettati per proteggerci come cittadini, si sono notevolmente deteriorati durante la crisi del Corona virus e ci hanno portato alla consapevolezza che la cura per tutte le malattie che ne conseguono (salute, morale, sociale e finanziaria -correlati) deve emergere dal Popolo […]
Dal loro sito è ricavabile un report riassuntivo aggiornato al 23 settembre 2021 dove vengono riassunti i casi di reazioni avverse riscontrate post-vaccino mRNA che sappiamo essere Pfizer (per la maggior parte) e Moderna (fonte report)
Il comitato riporta i seguenti dati che qui riassumiamo in tabella e che trovate con tutti i dettagli nel pdf:
I dati riportano 4058 segnalazioni di ade totali, 557 decessi e 367 casi di disordini cardiaci fra cui:
85 casi di miocardite sotto i 40anni;
254 casi di miocardite sopra i 40 anni;
Il numero delle dosi somministrate in Israele e i tassi ADE per dose
Dal portale della Johns Hopkins in Israele ad oggi sono stati somministrate 15.511.015* dosi di vaccini mRNA (*nota: non è stato possibile ricavare lo spaccato fra Pfizer e Moderna).
Possiamo ricavare quindi per ciascun evento avverso il tasso per dose normalizzato a 100.000:
I dati riportano 4058 segnalazioni di ade totali, 557 decessi e 367 casi di disordini cardiaci fra cui:
- 85 casi di miocardite sotto i 40anni;
- 254 casi di miocardite sopra i 40 anni;
Il numero delle dosi somministrate in Israele e i tassi ade per dose
Dal portale della Johns Hopkins in Israele ad oggi sono stati somministrate 15.511.015* dosi di vaccini mRNA (*nota: non è stato possibile ricavare lo spaccato fra Pfizer e Moderna).
Possiamo ricavare quindi per ciascun evento avverso il tasso per dose normalizzato a 100.000:
Il confronto con i dati VAERS e AIFA
Come fatto nel precedente approfondimento, a cui rimandiamo per comprendere i valori di confronto citati qui di seguito, link articolo.
Per i decessi il valore di 3.59 si avvicina ai 4.3 che abbiamo riscontrato nel report VAERS, ma ben lontano dai 0.73 casi per 100mila dosi segnalati da AIfa nel suo ottavo report.
Per i disordini cardiaci il tasso è di 2.37 casi per 100mila dosi e nello spaccato dai dati sopra:
0.55 casi di miocardite sotto i 40anni per 100mila dosi;
1.54 casi di miocardite sopra i 40 anni per 100mila dosi;
Nel report VAERS invece per i casi classificati come pericolo di vita* si evidenziavano 3.1 per moderna e 5.2 per Pfizer (*nota: non è presente una classificazione specifica indicante disordini cardiaci).
Aifa nel suo ottavo report indica specificamente il rischio miocarditi per Pfizer con 0.2 casi per 100mila dosi.
Conclusioni
Abbiamo riportato dei semplici dati, sulle reazioni avverse, disponibili nella rete e confrontati fra diversi paesi e diversi sistemi di rilevazione.
Sicuramente c’è un bias di errore e ne prendiamo atto, ma questo è quanto offerto!
Riscontriamo invece se per i valori esemplificati non ci sono particolari differenze tra Israele e Stati uniti, Aifa invece riporta una situazione “migliore” per quanto riguarda gli effetti delle reazioni avverse considerati gravi.
Noi speriamo che Aifa abbia ragione per il bene di tutti, ma se invece non fosse proprio così?
Per questo riteniamo che la farmaco vigilanza attiva insieme con la cura domiciliare territoriale siano fondamentali nella lotta comune alla malattia, la ripresa della normalità deve ripartire da qui.