Le dichiarazioni "incomplete" del Dott.Remuzzi sull'uso dell'Ivermectina
Rispondiamo a una dichiarazione del Dott. Remuzzi, fatta sul fattoquotidiano, in merito al farmaco Ivermectina:
Remuzzi afferma:
[…]Tra gli off-label, le vorrei chiedere cosa pensa di un farmaco che sta facendo molto discutere: Ivermectina. È un farmaco interessante o meno?
Gli studi attualmente in corso per valutare il trattamento Ivermectina per Sars-CoV-2 sono almeno 20. Le evidenze a supporto di una sua potenziale efficacia sono abbastanza incoraggianti. Lo studio migliore – approvato da Aifa – penso sia stato fatto da Zeno Bisoffi e dai suoi collaboratori dell’Ospedale Negrar di Verona. Hanno studiato due dosi di Ivermectina, reclutato più di 100 pazienti nelle fasi davvero iniziali della malattia, quando ancora non avevano sintomi o avevano pochissimi sintomi. I risultati di questo studio saranno disponili a breve e speriamo possano avere un impatto importante nel trattamento del Covid, si tratta probabilmente di aspettare solo poche settimane.
Considerazioni
1) Remuzzi dice che gli studi sono 20, ma in realtà sono molto di più. Nel seguente portale https://ivmmeta.com/ è possibile consultare una "meta analisi" cioè una rassegna di 66 studi di cui 47 peer reviewed;
1) Remuzzi evita di dire che viene usata sistematicamente in tanti paesi, e in particolare nello Stato indiano più popoloso, Uttar Pradesh, 250 milioni di persone, l'ha adottata come protocollo di cura e il risultato è che la mortalità Covid è ora azzerata (link 1 e link 2) e come abbiamo spiegato l’analisi dei dati in questi nostri post precedenti: