In rete è girata questa analisi che ha confrontato gli andamenti di casi e decessi Covid-19 in due gruppi distinti di paesi africani; il fatto discriminante era stato l’uso o meno dell’Ivermectina (IVM) nella profilassi del singolo paese.
I risultati sembrano non lasciare dubbi sull’efficacia di questo farmaco!
Nella seconda parte di questo post ci siamo presi la briga di ricostruire questi grafici partendo dalla fonte dei dati ufficiali, per non lasciare spazio a dubbi; in questo modo anche gli “scettici” possono fare lo stesso esercizio a casa.
Dai dati, emerge che il tasso di mortalità è di ben 13.6 volte inferiore nei paesi IVM dell'Africa rispetto ai paesi non IVM. La differenza nei risultati è netta e la variabile primaria è l'uso di IVM.
Altre differenze (ad esempio i dati demografici) possono avere un loro effetto come tutte le variabili che si intersecano nei sistemi, ma un delta di 13.6 non giustifica la cosa. (Per essere pignoli, in una nostra analisi pubblicata sulla situazione UK risultava che i decessi per variante Delta per età >50anni fra i non vaccinati e i vaccinati era di un fattore “3” mentre qui risulta un numero a due cifre…) (fonte)
I due gruppi di paesi sono così definiti:
Gruppo IVM: #31 paesi, popolazione totale 972.5 milioni. Angola, Benin, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Congo (Brazzaville), Congo (Kinshasa), Costa d'Avorio, Guinea Equatoriale, Etiopia, Gabon, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Kenya, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Nigeria, Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Uganda.
Gruppo NON IVM: #22 paesi, totale di 357.3 milioni di persone. Algeria, Botswana, Capo Verde, Comore, Egitto, Eritrea, eSwatini, Gambia, Lesotho, Libia, Madagascar, Mauritania, Mauritius, Marocco, Namibia, Sao Tome e Principe, Seychelles, Somalia ,South Africa, Tunisia, Zambia, Zimbabwe
Eventuali fattori di confondimento, ad esempio, popolazione alta o bassa in ciascun gruppo? Entrambi i gruppi includono paesi ad alto pop. IVM: Nigeria (206.1 milioni), Etiopia (115.0 milioni), Congo (84.1 milioni), ecc. NON-IVM: Egitto (100 milioni), Sudafrica (59.3 milioni), Algeria (43.8 milioni), ecc.
I dati sui contagi e decessi per Covid-19 provengono dal sito ufficiale del CSSE di Johns Hopkins; dati disponibili in modo aggregata al seguente indirizzo https://github.com/CSSEGISandData/COVID-19
Domanda: Come mai questi #31paesi hanno avuto accesso all’Ivermectina?
Potreste aver sentito parlare della malattia di “river blindness” cecità fluviale (oncocercosi), una malattia parassitaria causata da mosche nere infette diffusa prevalentemente nell'Africa subsahariana.
Il trattamento per l'oncocercosi è l'ivermectina (nome commerciale: Mectizan) utilizzata dagli anni’90 e per la quale l’OMS ne ha riconosciuto pubblicamente l’efficacia. (fonte)
Nel primo trimestre del 2021, ricercatori giapponesi nello studio Why COVID-19 is not so spread in Africa: How does Ivermectin affect it? , hanno analizzato l’impatto dei trattamenti con Ivermectina per l’oncocercosi sui tassi di morbilità e mortalità causati da Covid-19. Il metodo si è basato del distinguere in due gruppi i paesi che ne fanno trattamento #31 rispetto a chi non la usa #22.
I risultati e le conclusioni di questo studio non lasciano poco spazio ai dubbi:
“La morbilità e la mortalità nei paesi endemici per l'oncocercosi sono inferiori rispetto a quelli non endemici. Il trattamento dell'oncocercosi diretto dalla comunità con ivermectina è la spiegazione più ragionevole per la diminuzione della morbilità e del tasso di mortalità in Africa. Nelle aree in cui l'ivermectina è distribuita e utilizzata dall'intera popolazione, porta a una significativa riduzione della mortalità.”(fonte)
E’ ben noto come il mainstream abbia cercato di screditare in tutti i modi la storia dell’Ivermectina disprezzandola e definendola “farmaco per cavalli…” e tanti altri meravigliosi appellativi.
Molti hanno visto il video virale del febbraio 2021 di Haruo Ozaki, presidente della Tokyo Medical Association, che raccomandava al ministro della salute giapponese l'uso off-label di ivermectina sulla base dei dati dello studio giapponese (citato sopra) che mette in evidenza il successo in Africa. (fonte al video)
In quella conferenza stampa furono riportati questi dati:
A questo punto Vi anticipiamo noi con la domanda: qual è la differenza del tasso di vaccinazione tra i due gruppi?
Questo potrebbe sorprendere alcuni, ma il gruppo IVM è molto meno vaccinato rispetto al gruppo non IVM, quindi vediamo una relazione inversa.
Conclusioni
L’OMS ha rilasciato la possibilità all’uso dell’Ivermectina a studi clinici per valutarne oltre all’efficacia anche gli effetti collaterali; in Giappone alla data del 28 agosto’21 non c’è stato alcun via libera del governo nipponico.(fonte)
Haruo Ozaki, presidente della Tokyo Metropolitan Medical Association il 13 agosto’21 ha fatto un appello al governo illustrando la problematica dell’enorme diffusione del virus, nonostante la curva dei decessi rimanga al momento molto contenuta:
"Voglio che mostri (il governo) una chiara strategia di uscita". Basandosi sul fatto che il contagio si sta diffondendo oltre le aree metropolitane… "La situazione è che l'intero Paese sta soffrendo di disastri. Nessuno mi ascolterà, quindi elaborerò una nuova politica".
E per quanto riguarda il farmaco antiparassitario "ivermectina" ha aggiunto:
“…si dimostra che il numero di contagi e decessi per Covid-19 sono in calo nei paesi a cui viene somministrata (Ivermectina) profilatticamente per un'altra malattia in Africa…. È necessario studiare a fondo la sperimentazione clinica, ma siamo in una fase in cui va bene che il paziente dia il consenso informato e ottenga il permesso di usarlo ". (Fonte)
E’ giusto valutare i rischi benefici in un farmaco e la sua efficacia contro la malattia e qui siamo tutti d’accordo; ma allo stesso modo in cui sono stati avviate e rilasciate, con tanta semplicità, licenze temporanee di commercializzazione per i vaccini sperimentali contro il Covid-19, perché non si può usare lo stesso metodo anche per le cure alternative che in questi 20 mesi si sono promosse per attuare dei trial clinici che coinvolgano la popolazione in modo massiccio?
Dai noi il consenso informato viene sottoposto per i “vaccini benedetti”, perché non fare lo stesso per tutte le altre cure contro la Covid-19 (vedi Giappone)?
Se siamo come dicono in una vera situazione di emergenza, perché discriminare le proposte che emergono dai ricercatori anche se discostano dal pensiero unico del vaccino? Stiamo lavorando tutti per il bene dei popoli e della razza umana oppure NO?
In questa seconda parte invece, Vi guidiamo “passo passo” per la ricostruzione dei due grafici sopra riportati.
I dati sono reperibili e aggiornati quotidianamente al seguente link del portale GitHub; https://github.com/CSSEGISandData/COVID-19/tree/master/csse_covid_19_data/csse_covid_19_time_series
Aprite le due fonti dati una alla volta in una nuova scheda o finestra del vostro browser
Una volta cliccato su Raw, la pagina si aprirà in questo formato; da qui click destro del mouse e salvate nel formato .csv proposto: questi erano i dati sui contagi giorno cumulati. Fate la stessa cosa per i decessi.
Importate questi file di testo, attraverso le fonti dati del vostro foglio di calcolo, filtrate i dati sul campo delle nazioni creando i due gruppi come definito sopra.
Su queste tabelle, vanno aggiunte le seguenti righe di calcolo:
Totale casi cumulati: somma su colonna
Totali casi giorno: la differenza con il giorno -1
Popolazione: 972.500.000 gruppo IVM e 357.300.000 gruppo non IVM
Casi/giorno 100k: il rapporto dei casi giorno/popolazione x 100.000
Infine utilizziamo l’ultima riga di dati calcolata di ciascun gruppo per ricavarne il grafico
Eccoli! Consiglio di aggiungere una linea di tendenza (media a 7 periodi) direttamente dal grafico di Excel per una visualizzazione migliore del trend appunto.
Spero questo breve tutorial sia stato utile, anche per Vostre future analisi personali. Grazie
Great analysis! Grazie.