In America la vaccinazione di massa è ora in crisi
Abbiamo una notizia in anteprima sugli americani e la vaccinazione di massa: in USA si è fermata o quasi, il ritmo di vaccinazione è crollato ed è un decimo di quello in Europa e più basso anche di quello in Cina, Russia o India
Al momento gli USA, nonostante abbiano iniziato subito dopo Israele e assieme allo UK, si sono fermato al 61% che ha ricevuto due dosi contro delle percentuali che stanno arrivando all’80% in europa (con punto del 90% in Norvegia o Islanda) ed è la percentuale più bassa ora del mondo industriale, persino del Giappone
Perchè il governo Biden, che è impegnato quanto quello Macron o Draghi nel voler vaccinare tutti, non riesce a far passare la linea della vaccinazione di massa e non riesce a imporre il #GreenPass ?
Ieri ad esempio il Wall Street Journal aveva un editoriale critico del GreenPass o obbligo di vaccinazione di massa dal tiolo non ambiguo: “L’obbligo di vaccinazione non può fermare il contagio”. Sarebbe come se IlSole24ore ospitasse un editoriale che spiega come il #GreenPass sia inutile (fantascienza)
In TV, perlomeno sulla Fox, hai show importanti come quello di Tucker Carlson e Laura Ingraham che ospitano commentatori che in Italia sarebbero catalogati “anti-vaxx” come ad esempio Alex Berenson o Robert Malone o Peter McCulloch e altri che riportano dei danni della vaccinazione. Il podcast su temi sociali più diffuso in America, quello di Joe Rogan, (100 milioni di dollari l’anno di compenso perchè ha circa 10 milioni di ascoltatori) ha ospitato nel suo show microbiologi come Bret Weinstein e medici come Peter Korry e altri che spiegavano come il Covid si curi con l’Ivermectina. Joe Rogan ha dichiarato che non si vaccinava perchè esistono cure meno pericolose dei vaccini Pfizer. Un mese fa, Rogan che ha 54 anni, ha preso il Covid e ha avuto febbre alta per cui grandi media hanno riportato notizia del “novax ammalato di Covid”. Rogan è uscito in video a parlare come si stava curando a casa con una combinazione Ivermectina, Idrossiclorochina e Anticorpi Monoclonali e ha mostrato come nello spazio di due giorni, da domenica a martedì, si era già ripreso.
Sul fronte politico, il governatore della Florida repubblicano Ron DeSantis ha imposto multe di 5 mila dollari alle aziende o enti o altri che impongano la vaccinazione (e anche le mascherine). Lo stesso avviene in Texas, dove il governo locale vieta ogni forma di imposizione, anche di mascherine.
Il governo Biden cerca invece e così i governatori Democatici ad esempio a New York, ti imporre il #GreenPass,ad es ai militari e impiegati federali ma ha difficoltà politiche perchè nella comunità afroamericana la percentuale di vaccinazione è la più bassa. Come si sa gli afroamericani sono intoccabili per i Democratici e imporre una forma di discriminazione nell’accesso al lavoro o servici che colpisca in modo sproporzionato i neri è un eresia in America oggi.
Uno dei motivi per cui tra gli afroamericani la vaccinazione è bassa è che personalità dello spettacolo con milioni di “followers” sono scettiche e dichiarano di non vaccinarsi, ad esempio Nicki Minaj (137 milioni di followers su Instagram) che parla di danni della vaccinazione. Nel mondo dello spettacolo in Italia non c’è bisogno di sottolineare che non succede (in UK hai Eric Clapton che per la prima volta in vita sua ha composto canzoni politiche contro il lockdown e la vaccinazione forzata.
Un caso clamoroso è quello della rete ABC, che è invece molto pro vaccinazione e pro-Biden, ma a Detroit la settimana scorsa ha invitato gli utenti a raccontare storia di non vaccinati “pentiti” cioè di conoscenti o parenti “novaxx” poi ammalati di Covid o morti che appunto si sono pentiti della loro scelta. I giornali italiani sembrano trovarne di continuo. E’ successo però che in 24 ore la pagina Facebook di ABC Detroit si è riempito di 39 mila messaggi, quasi tutti sui danni, paralisi, morte o disabilità causati dai vaccini come si può controllare qui andando a leggerli (link).
Se si parla sul lato scientifico e medico, hai casi come quello del dr. Peter McCulloch in Texas ha un enorme seguito su internet e viene intervistato di continuo anche su diverse reti TV nonchè podcast con milioni di followers e ha testimoniato presso il Senato di diversi Stati, perchè da un anno ha un protocollo di cura, adottato da cinque centri di telemedicina e molti ospedali. McCulloch spiega che con una terapia precoce di antimonocolonali, idrossiclorochina e Ivermectina il Covid sia curabile. McCulloch, assieme a Robert Kennedy e altri citati sopra, parla di continuo dei dati dei morti e disabili causati dai vaccini per dire che la vaccinazione indiscriminata va fermata.
Ultimo esempio del clima meno accondiscendente anche a livello istituzionale, ieri il comitato scientifico del governo ha votato 14 contro 2 contro la terza dose da distribuire a tutti che il governo Biden aveva già annunciato sul modello di Israele. E questo dopo che i due top scienziati dell’FDA si erano dimessi due settimana fa per protesta contro questa ipotesi (link).
Ci fermiamo qui nel citare fatti e personaggi in America, ma anche solo questi danno un idea di un panorama completamente diverso di quello dell’Italia dove sui media e in politica impera una unanimità da tempo di guerra, nel negare i morti successivi alla vaccinazione, nel negare che esistano cure per la Covid-19 come antimonocolonali, idrossiclorochina e Ivermectina e nell’imporre la vaccinazione a tutti.
In USA invece, i governatori di stati repubblicani combattono contro i #GreenPass che il governo Biden cerca di imporre, diverse TV ospitano i critici e tante personalità sia scientifiche che opinionisti o anche di spettacolo sono nel campo delle cure per la Covid-19 e non della vaccinazione. La riprova che questi (e altri fatti che non citiamo per ragioni di spazio) sono reali è comunque nei dati. Come abbiamo mostrato all’inizio, in USA la vaccinazione si è quasi fermata al 61% della popolazione, è la più bassa dei paesi industriali e il ritmo è ora 1/10 di quello in Italia.
L’immagine quindi che i nostri media e esperti TV danno di un mondo tutto compatto nell’imporre di iniettare due o tre dosi di Pfizer e Moderna all’intera popolazione non è vera in America, il paese più importante economicamente e anche politicamente e socialmente.
Chi, come noi e altri al di fuori del circuito della politica e dei media, parla di cure domiciliari precoci efficaci con Ivermectina e idrossiclorochina e dei morti e disabili causati dai vaccini in America ha spazio e legittimità. E dove queste informazioni alternative circolano, poi la politica del governo di imporre la vaccinazione al posto delle cure si inceppa.