Ecco perchè in Israele stanno pensando di rivalutare l'immunizzazione naturale
In Israele lo stop alla quarta dose per tutta la popolazione può essere un segnale, il governo si sta rendendo conto di non riuscire a inseguire il contagio all’infinito a colpi di #booster.
Il Ministero per il momento ha approvato la quarta dose alla popolazione di età superiore ai 60anni e ai soggetti fragili e immunodepressi (link)
Attravero i dati reperibili nel dashboard israeliano (link), proviamo ad osservare i dati dei contagi rispetto alla “dose” somministrata all’individuo risultato positivo.
A questo grafico, nell’asse secondario delle ordinate, sono state inserite le percentuali di popolazione vaccinata raggiunta nel tempo per la 1a, 2a e 3a dose.
I dati si basano sui numeri registrati ogni giorno dei positivi per età >20anni (raggruppati su base settimanale).
Che cosa possiamo dedurre?
In corrispondenza della comparsa delle varianti, la percentuale di contagiati si è spostata a sfavore verso le persone sottoposte alla terapia vaccinale. Pfizer è “bucato” dalle varianti, sia da Delta che in modo ancora più rapido e marcato per Omicron dove attualmente l’80% dei positivi sono soggetti vaccinati.
Per la prima volta, la maggior parte delle infezioni da Omicron è stata registrata nella comunità, ma non nelle persone tornate di recente dall'estero o con cui sono venute in contatto, il che indica che le cifre reali sono probabilmente molto più alte di quelle ufficiali. Tuttavia, il massiccio aumento delle infezioni deve ancora tradursi in un aumento dei ricoveri per COVID-19 e dei casi gravi
Alla luce della mancanza di un immediato aumento di malattie gravi, il notiziario di Channel 12 ha riferito martedì sera che alti funzionari del Ministero della Salute hanno recentemente sollevato l'opzione di passare a un "modello di infezione di massa". (link)
Ciò rispecchierebbe la politica della Svezia nella fase iniziale della pandemia, che ha visto il paese scegliere di non imporre importanti restrizioni alle persone che non fanno parte di gruppi a rischio, nel tentativo di continuare una vita normale e raggiungere infine l'immunità di gregge.
Sebbene ciò sia stato ampiamente visto come un fallimento, la crescente prevalenza del ceppo Omicron - che è più infettivo della variante Delta ma causa malattie più lievi - ha portato i funzionari israeliani a rimuginare su una simile mossa, afferma il rapporto senza fonte.
Inoltre il ritmo rallentato della vaccinazione infantile e la riluttanza a imporre un blocco o altre importanti restrizioni "non consentono nessun altro modello".
I funzionari hanno stimato che entro due settimane, il 90% dei casi di COVID-19 in Israele sarà Omicron.
Il mese di Gennaio può rappresentare un solco importate nelle decisoni governative: continuare la repressione (come il fallimenatare modello Italiano) oppure scegliere la convivenza con il virus ridando libertà e consapevolezza al cittadino come ha deciso di fare il Premier Inglese?