Attenzione!! La variante "Mu"(B.1.621) sta "bucando" l’immunità indotta da Pfizer.
L'OMS, durante la fine del 2020, visto l'emergere di varianti che rappresentavano un rischio maggiore per la salute pubblica globale, ne ha spinto la caratterizzazione suddividendole in Variants of Interest “VOI” e Variants of Concern “VOC”; al fine di dare priorità al monitoraggio e alla ricerca globali e, in definitiva, per informare la risposta in corso alla pandemia di Covid-19.
Le varianti classificate come VOI sono definite potenzialmente interessanti, che solo in via teorica potrebbero avere conseguenze significative;
Le varianti classificate come VOC sono quelle considerate più pericolose, perché il virus presenta maggiori mutazioni sulla proteina spike, che è quella con cui il virus si “attacca” alla cellula; queste varianti hanno dato prova di una maggiore trasmissibilità rispetto al virus originale.
Il 30 agosto’21 l’OMS ha classificato la nuova variante Mu (B.1.621) all’interno della categoria variante di interesse (VOI) (fonte).
Attualmente sono identificate 4 varanti VOC, Alpha (B.1.1.7), Beta (B.1.351), Gamma (P.1) e Delta (B.1.617.2), e 5 varianti (VOI), Eta (B.1.525), Iota (B.1.526), Kappa (B.1.617.1), Lambda (C.37), e Mu (B.1.621).
Lo studio sulla variante Mu.
In questo studio Ineffective neutralization of the SARS-CoV-2 Mu variant by convalescent and vaccine sera si dimostra che la variante Mu è altamente resistente ai sieri dei convalescenti Covid-19 e degli individui vaccinati con Pfizer-BNT162b2. Il confronto diretto di diverse proteine spike SARS-CoV-2 ha rivelato che il picco Mu è più resistente alla neutralizzazione mediata dal siero, rispetto a tutte le altre varianti di interesse (VOI) e preoccupazione (VOC) attualmente riconosciute.
Poiché l'infezione da nuove varianti emergenti è una delle principali preoccupazioni dell'attuale pandemia, i risultati di seguito riportati possono essere di notevole interesse per la salute pubblica al fine di valutare meglio il rischio rappresentato dalla variante Mu per le popolazioni vaccinate, guarite e per quelle che non hanno mai contratto il virus SARS-CoV-2.
La variante Mu rappresenta il VOI più recentemente riconosciuto, questo ceppo è stato rilevato in 39 paesi, mentre l'epicentro di questa variante è la Colombia dove è stata isolata per la prima volta a gennaio’21 ed è attualmente la variante predominante come si denota dal grafico sotto.
Le nuove varianti SARS-CoV-2 devono essere attentamente monitorate per un potenziale aumento della velocità di trasmissione, della patogenicità e/o della resistenza all'immunità.
La resistenza delle VOC/VOI all'immunità suscitata dal vaccino o dai guariti, può consentire una diffusione significativa del virus in popolazioni che inizialmente si pensava fossero protette. La resistenza alla Covid-19 dei sieri nei convalescenti e vaccinati possono essere attribuiti a una varietà di mutazioni nella proteina spike virale. Nello specifico la maggior parte delle varianti di Mu contiene 8 mutazioni nella spike.
È stato dimostrato che il cambiamento di una di queste proteine (E484K) riduce la sensibilità agli anticorpi indotti da infezione e vaccinazione naturali da SARS-CoV-2.
Metodo di analisi.
Per valutare la sensibilità della variante Mu agli anticorpi indotti da SARS-CoV-2, i ricercatori hanno generato pseudo-virus che ospitano le proteine spike di Mu.
I test di neutralizzazione del virus hanno rivelato che la variante Mu è 12,4 volte più resistente ai sieri di 8 convalescenti Covid-19, che sono stati infettati durante l'inizio della pandemia (aprile-settembre 2020); e di 7,6 volte più resistente ai sieri ottenuto da 10 individui vaccinati con Pfizer-BNT162b2.
Conclusioni.
Anche se si pensava che la variante Beta (VOC) fosse la più resistente fino ad oggi, i risultati dimostrano che gli” pseudo virus” di Mu sono significativamente più resistenti alla neutralizzazione nei sieri ottenuti dai convalescenti.
Le infezioni “rivoluzionarie” (cioè quelle che colpiscono soggetti già vaccinati o guariti) sono ora una delle principali minacce della nuova emergente SARS-CoV-2, per questo motivo consigliamo di caratterizzare e monitorare ulteriormente la variante Mu.